Anche quest'anno, il 31 gennaio, scade il termine per il
pagamento del canone rai di €. 113,50. Il tormentone di questi mesi su una
modifica delle modalità di pagamento (si era parlato addirittura di inserirlo
direttamente nelle bollette di luce e gas, in modo da farlo pagare a tutti gli
italiani, ma anche di ridurne l'importo) si è concluso con un nulla di fatto:
la legge di stabilità recentemente approvata lascia per quest'anno le cose
invariate ( occorre ancora fare cassa ), vai al post.
Quindi se possiedi un apparecchio
televisivo (o un qualsiasi dispositivo potenzialmente in grado di ricevere il
segnale dall'antenna tv) devi sborsare, come l'anno passato, i 113,50 euro
necessari a sostenere i canali della televisione pubblica nazionale, RAI. Per
pagare si utilizza il bollettino precompilato che arriva
direttamente a casa, insieme ad una lettera di accompagnamento con le
istruzioni anche per le modalità di pagamento rateizzate.
L’obbligo di pagamento del canone di abbonamento RAI-TV è
previsto dall’art. 1 del R.D.L. n. 246/38: in base a tale norma l’obbligo di
pagare il canone sorge a seguito “della detenzione di uno o più apparecchi atti
o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente
dalla qualità o dalla quantità del relativo utilizzo”. In altri termini, questo
significa che chiunque abbia uno o più apparecchi televisivi deve, per legge,
pagare il canone di abbonamento TV.
Trattandosi di un'imposta sulla detenzione dell'apparecchio,
il canone deve essere pagato indipendentemente dall'uso del televisore o dalla
scelta delle emittenti televisive. Pertanto, la destinazione dell’apparecchio
televisivo a un uso diverso (visione di nastri preregistrati, utilizzazione
come terminale per home-computer o come monitor per video-games) non ne esclude
l’adattabilità alla ricezione delle trasmissioni televisive e conferma
l’obbligo a pagare il canone di abbonamento.
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