La
superficie nelle visure catastali.
L’Agenzia
delle Entrate ha reso visibile, per circa 58 milioni di unità immobiliari
urbane a destinazione ordinaria, che risultano censite nel catasto urbano nelle
categorie dei gruppi "A", "B" e "C" e dotate di
planimetria, le visure catastali migliorate
dal dato sulla superficie, oltre agli elementi identificativi e di classamento
già presenti.
Il dato
relativo alla superficie catastale, che va ad abbinarsi a quelli già esistenti,
da quelli identificativi dell’immobile a
quelli di classamento, come la zona censuaria, la categoria catastale, la
consistenza, la rendita, finora visibile solo per l' ufficio del catasto (
Agenzia del Territorio ), entra nei documenti a disposizione dei proprietari e
dei professionisti del settore.
Questa
operazione si presenta come un'attività di bonifica degli errori presenti in
banca dati relativi all'immobile e di aggiornamento degli stessi, permettendo
un allineamento ed integrazione con quanto già dichiarato. Lo scopo ha un doppio aspetto, il primo di
considerare la consistenza di un immobile con la sua superficie catastale e non
più con il vano catastale, il secondo di applicare ed aggiornare le rendite
secondo la superficie, soprattutto per quegli immobili che sono stati
dichiarati con le vecchie procedure e mai aggiornati.