Comunicazione Inizio Lavori (CIL).
La Comunicazione inizio lavori (CIL), è stata introdotta nel 2010 dalla Legge 73/10, essa permette di semplificare l'iter di alcuni interventi edilizi, tra cui la manutenzione straordinaria.
Finalmente dopo tante leggi e norme emanate in materia edilizia, è arrivato uno strumento che dà la possibilità alle amministrazioni di velocizzare i tempi per realizzare alcuni interventi edilizi.
L’art. 6 del Testo Unico dell’Edilizia si occupa di attività edilizia libera ed è stato completamente riscritto dalla Legge 73 nel 2010.
Le modifiche principali introdotte da questa legge sono state:
- includere la manutenzione straordinaria all’interno dell’attività edilizia libera;
- introdurre uno strumento semplificato chiamato comunicazione inizio lavori.
Fino al 2010 lo strumento più utilizzato per la maggior parte degli interventi edilizi era la DIA (denuncia di inizio attività) che si caratterizzava per il silenzio-assenso di 30 giorni dopo il quale era possibile cominciare i lavori. Oggi, dopo le modifiche apportate dalla Legge 73/2010 e dal Decreto Legge 70/2011, la DIA è sostituita (salvo alcune eccezioni) dalla CIL (Comunicazione Inizio Lavori) e dalla SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività ).
Attività edilizia libera.
Prima di iniziare qualsiasi intervento edilizio, è importante capire in quale categoria esso rientra.
E' necessario pertanto conoscere l’Art. 3 del Testo Unico, intitolato appunto definizioni degli interventi edilizi.
Gli interventi sono 6:
- - manutenzione ordinaria,
- - manutenzione straordinaria,
- - restauro e risanamento conservativo,
- - ristrutturazione edilizia,
- - nuova costruzione,
- - ristrutturazione urbanistica.
La manutenzione straordinaria rientra solo se gli interventi non modificano parti strutturali dell'edificio, non comportano l’aumento delle unità immobiliari o la modifica dei parametri urbanistici.
Il classico intervento di ristrutturazione di una casa, con lo spostamento di alcuni tramezzi interni, rientra di solito in manutenzione straordinaria.
L’attività edilizia libera, oltre alle due manutenzioni comprende altri lavori come:
- l’eliminazione di barriere architettoniche,
- opere temporanee per attività di ricerca nel sottosuolo,
- opere di pavimentazione e di finitura di spazi esterni,
- pannelli solari e fotovoltaici a servizio degli edifici,
- etc., ect.
Considerata la complessità della classificazione, prima di iniziare qualsiasi intervento è opportuno valutare con il proprio tecnico di fiducia quale strumento normativo utilizzare regolarmente.