Novità sul Bonus Mobili.
Il Governo è pronto a riconfermare il "bonus mobili"
anche per il 2016 e, se necessario, anche a estenderlo. Affermazione fatta da
M. Renzi durante la sua visita alla 54 edizione del Salone Internazionale del
Mobile. Nuove agevolazioni sono previste per le giovani coppie, è quanto emerso
dalle indiscrezioni rilasciate dal premier durante il suo intervento ma, il
tutto è stato rimandato alla fine dell'anno 2015, quando ci sarà la scrittura
della nuova Legge di Stabilità per il 2016.
Intanto vediamo cosa prevede l'attuale agevolazione
nell'acquisto di nuovi arredi.
Introduzione del
Bonus Mobili.
La legge 90 del 3 agosto 2013, che ha convertito il decreto
legge n.63 del 4 giugno 2013, per la prima volta ha prorogato la detrazione
fiscale del 50% per le ristrutturazioni di immobili residenziali ma, ha anche
introdotto una importante novità fiscale relativa all'acquisto di arredi
necessari per gli immobili oggetto di ristrutturazioni. Oltre al tetto
detraibile per interventi edilizi pari a 96.000 euro, è stato inserito un
ulteriore tetto di 10.000 euro, detraibile in 10 rate annuali di pari importo,
per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici.
La condizione di accesso al bonus mobili è che gli arredi
devono essere acquistati esclusivamente per gli immobili in ristrutturazione,
oggetto di detrazione del 50%.
A partire dal 6 giugno 2013 i beneficiari del bonus, possono
essere solamente chi ha in corso la ristrutturazione del proprio immobile, non
è applicabile ad acquisti avvenuti precedentemente a tale data. Altra
condizione di accesso al bonus è l'inizio dei lavori di ristrutturazione,
successiva al 26 giugno 2012. L'acquisto dei mobili può essere antecedente alle
spese di ristrutturazione purché i lavori siano iniziati prima ma successivi
alla data di cui sopra. Non è segnalato un termine ultimo per acquistare gli
arredi quindi, sono detraibili anche le spese effettuate dopo la fine dei
lavori di ristrutturazione ma, per il momento sono valide fino al 31 dicembre 2015.
I limiti di spesa.
Come è stato già detto, la spesa massima detraibile è il 50%
di 10.000 euro.
La Legge di Stabilità per il 2014, nel prorogare il bonus
fino al 31 dicembre 2014, aveva stabilito che la spesa detraibile per
l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, non poteva essere maggiore della
spesa per la ristrutturazione. Si era pensato che con provvedimenti successivi
sarebbe stata cambiata questa condizione ma, questo non è avvenuto. Pertanto rimanevano
i limiti imposti con la Legge di Stabilità 2014. Se per ristrutturare un
immobile la spesa era di 8.000 euro non era
possibile detrarre sul tetto massimo previsto per acquisto di mobili ed
elettrodomestici di 10.000 euro ma, si poteva detrarre solo su 8.000 euro,
equivalente all'importo di ristrutturazione.
A questo pasticcio ha rimediato un specifico emendamento al
decreto Casa sull'emergenza abitativa, abolendo di fatto il legame tra importo
lavori e bonus mobili per cui, allo stato attuale rimane il tetto dei 10.000
euro.
Interventi di
ristrutturazione collegati al bonus mobili.
La detrazione del 50% comprende anche interventi edilizi di
natura straordinaria ma di semplice riparazione, ad esempio la sostituzione di
tubazione di impianti o di elementi di sicurezza ma, che l'Agenzia delle
Entrate considera detraibili. Gli stessi non sono però legati al bonus mobili
come ha successivamente chiarito l'A.d.E. nella stesura della miniguida sul
bonus mobili ed elettrodomestici, elencando gli interventi ammessi per tale
detrazione fiscale.
Non esiste nessuna distinzione merceologica relativa al tipo
di mobili il cui acquisto è incentivabile. In un primo tempo si è pensato solo ad arredi fissi, come le cucine in muratura e gli
armadi a muro, mentre invece l' A.d.E. ha chiarito che sono agevolabili oltre alle cucine
di tutti i tipi, anche i letti, i materassi, i comodini, gli armadi, i cassettoni, le scrivanie,
i tavoli, le sedie, le librerie, i divani, le poltrone, nonché gli apparecchi
di illuminazione, a condizione che siano nuovi acquisti, sia di produzione
industriale che artigianale. Restano esclusi, invece, tende, tendaggi e i complementi
d'arredo,. L'acquisto dei mobili non è legato al tipo di intervento edilizio ad
esempio, nella ristrutturazione di un bagno si possono detrarre anche le spese
per l' acquisto di una nuova cucina, oppure nella realizzazione di un divisorio
si potrà detrarre l'acquisto di una nuova camera da letto.
Sono decurtabili anche le spese necessarie per il trasporto
e il montaggio.
La richiesta del
bonus mobili.
Il bonus mobili ed elettrodomestici è riconosciuto con una
detrazione irpef del 50% sul tetto massimo di 10.000 euro, cifra da dividere in
10 rate annuali di pari importo per cui, si potrà beneficiare di un risparmio
massimo di 5.000 euro.
La normativa in materia di ristrutturazioni edilizie prevede
che il bonus può essere richiesto per ogni singola unità abitativa quindi, chi
effettua più interventi su immobili diversi, può usufruire per ognuna del bonus
mobili.
La procedura per richiedere il bonus mobili è la stessa già
prevista per la detrazione del 50%, non si dovrà inviare nessuna comunicazione
al C.O. di Pescara ma, indicare gli estremi catastali in fase di dichiarazione
dei redditi. Importante è conservare le fatture di acquisto e le ricevute di
pagamento.
Qualora l'intervento edilizio necessiti di un titolo
abilitativo è necessario averlo acquisito mentre, per gli interventi di
edilizia libera è sufficiente una autocertificazione.
I pagamenti per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici
possono essere effettuati con bonifici, in tale caso devono indicare il codice fiscale di chi effettua la spesa, la
partita Iva o il codice fiscale del beneficiario e la stessa causale (art.16
bis D.P.R. 917/1986) attualmente utilizzata per gli interventi di
ristrutturazione. Al bonifico effettuato verrà applicata dalle banche una
ritenuta d’acconto dell'8% sulla somma spettante al beneficiario, con un
aumento, quindi, rispetto al 4% in vigore lo scorso anno. E' ammesso anche il pagamento con bancomat o
carta di credito, per i quali farà fede la data in cui è avvenuta la
transazione e non quella di addebito in conto corrente. Non sono ammessi,
invece, pagamenti con assegni o contanti.
Anche nel caso di acquisto con finanziamento a rate è
possibile usufruire del bonus, la condizione di validità è che la società
erogatrice del finanziamento effettui il pagamento mediante bonifico riportante
tutti i dati richiesti dalla normativa. Stessa condizione per mobili acquistati
all'estero.
Un aiuto in rete.
La questione delle detrazioni fiscali è spesso materia molto
complessa e di difficile spiegazione, non solo per i contribuenti, ma anche per
gli addetti ai lavori.
In rete è possibile trovare alcune informazioni che vi elenco:
Nessun commento:
Posta un commento