mercoledì 1 aprile 2015

Modello unico per TASI.

Dichiarazione TASI: modello unico e valido su tutto il territorio nazionale: 
Il modello di dichiarazione TASI deve essere unico e valido su tutto il territorio nazionale: all’interno della disciplina generale del tributo, infatti, non vi sono norme dalle quali sia possibile desumere la facoltà per i comuni di predisporre autonomamente i modelli di dichiarazione concernenti la TASI; tanto più che ciò sarebbe in conflitto con i principi di semplificazione amministrativa degli adempimenti dei contribuenti, già realizzati con l’IMU. Lo ha chiarito il Dipartimento delle Finanze nella risoluzione n. 3/DF del 25 marzo 2015.
In particolare, ritiene il Dipartimento delle Finanze che la scelta di ogni comune di emanare un apposito modello, valido nel proprio territorio, ai fini della dichiarazione relativa al tributo per i servizi indivisibili (TASI) costringerebbe i contribuenti, soprattutto quelli che hanno immobili dislocati in più comuni, a dover informarsi presso ciascun comune circa l’adozione di eventuali modelli di dichiarazione e, in caso positivo, ad adattare le proprie procedure in relazione alle varie modalità di compilazione richieste nei diversi modelli. In tal modo sarebbe impossibile predisporre una procedura e un software unici per assolvere gli obblighi dichiarativi.
L’art. 1, comma 639 della legge 27 dicembre 2013, n. 147 stabilisce che l’imposta unica comunale (IUC) si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia del possessore che dell’utilizzatore dell’immobile e nella tassa sui rifiuti (TARI), destinata a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore.

martedì 31 marzo 2015

Recinzione condominiale.

La recinzione del giardino condominiale non è una innovazione: 
Non è una innovazione la recinzione del giardino condominiale – Sentenza Corte di Cassazione
In tema di deliberazioni assembleari, non è un'innovazione, bensì una semplice sistemazione, la decisione che dispone la recinzione del giardino condominiale anche per tutelarlo dall'uso indiscriminato da parte di terzi. Così la Corte di Cassazione, sentenza n. 4508 del 5 marzo 2015, s'è pronunciata in materia di validità delle delibere assembleari concernenti la chiusura del fondo.
IL FATTO: un condomino impugnava la decisione assembleare con la quale era stata decisa la recinzione del giardino condominiale. Quella delibera doveva essere considerata come  un'innovazione e di conseguenza mancavano i quorum previsti dalla legge, con notevole danno per la sua proprietà, vale a dire per un locale commerciale ubicato al piano terra dello stabile.
In primo grado la domanda del condomino veniva accolta, mentre nel giudizio d'appello, instaurato dal condominio, si giungeva ad opposte conclusioni: legittima la recinzione delle parti comuni che non costituisce innovazione e che comunque non limita la proprietà del condomino in quanto il locale commerciale ha un accesso (su tre) diretto sulla pubblica via e comunque non esistono servitù di sorta sul giardino condominiale.
La Cassazione conferma.
Si legge nella sentenza
Nessuna maggioranza qualificata, quindi, ma la maggioranza semplice prevista in relazione alla prima o alla seconda convocazione. Ciò vuol dire che la recinzione può essere deliberata:
in prima convocazione dalla maggioranza degli interventi che rappresentino almeno 500 millesimi;
in seconda convocazione dalla maggioranza degli interventi che rappresentino almeno 333,33 millesimi.
Nel caso di specie, quindi, il condominio – aveva legittimamente chiuso il fondo di sua proprietà ai sensi di quanto stabilito dall'art. 841 c.c.

lunedì 2 febbraio 2015

Lavori Condominiali: le detrazioni 50-65% terminano nel 2015.

Legge di Stabilità 2015 ha leggermente modificato le norme per le detrazioni fiscali relative alle spese per ristrutturazione edilizia e risparmio energetico sulle parti comuni dei condomini. Pur confermando le detrazioni per un altro anno vi sono alcune particolarità da tenere presente , in particolare è stato abbreviato il periodo per l'esecuzione e il pagamento dei lavori per risparmio energetico  godendo del bonus fiscale,  innalzato però al 65%, riservato ai condomini , che era stato previsto anche per il primo semestre 2016 dal D.L. 63/2013, prorogando nel contempo quello per i lavori di recupero edilizio.

Le detrazioni fiscali per i lavori sui condomini.
Ecco  in sintesi  i diversi tipi di bonus per i lavori di edilizia.
1) RECUPERO EDILIZIO
Per le spese dal 1.1.2015 al 31.12.2015  la detrazione è pari al 50% con massimo di 96.000 euro per ogni unità abitativa. Nello specifico sono compresi, sempre in riferimento alle parti comuni :
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e ristrutturazione
- costruzione di garage o posti auto a proprietà comune;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- Interventi per impianti di allarme e antintrusione;
- impianti di connessione e cablatura degli edifici;
- opere per la riduzione dell’inquinamento acustico.