martedì 12 gennaio 2016

Legge di stabilità 2016 : alcune misure di interesse generale.

Misure ad impatto diretto: 

IMU sugli “imbullonati”: revisione della rendita catastale – Comma 21.
Dal 1° gennaio 2016 gli impianti e i macchinari sono esclusi dal computo della rendita: gli intestatari degli immobili devono quindi presentare atti di aggiornamento ai sensi del D.M. 19 aprile 1994, n. 701 (procedura DOCFA).

Proroga dei bonus fiscali 65% e 50% - Commi 41 e 43 bis.
Risultati immagini per legge stabilitàConfermata la detrazione fiscale del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica e adeguamento sismico degli edifici; l’agevolazione è ammessa anche per l’installazione d’impianti domotici. Analogamente, la detrazione fiscale del 50% sugli interventi di ristrutturazione edilizia: il tetto massimo di spesa è 96.000 euro ad immobile, 10 le rate annuali per il rimborso.

Riqualificazione energetica dei condomini: cessione facoltativa del credito d’imposta – Comma 41.
In presenza di interventi su parti comuni realizzati nel 2016, i condòmini potranno optare per la cessione del credito ai fornitori che hanno eseguito i lavori, in luogo della detrazione.

Ristrutturazione edilizia degli alberghi: credito d’imposta anche per l’ampliamento – Comma 173 bis.
Il credito d’imposta del 30% sarà riconosciuto anche nel caso di un aumento della cubatura complessiva, entro i limiti fissati dal Piano Casa.

Investimenti in beni strumentali: ampliata la quota d’ammortamento – Comma 46.
Il primo anno, imprese e professionisti che acquistano beni strumentali nuovi potranno portare in ammortamento un valore maggiorato del 40%. Nell’agevolazione sono inclusi mobili, computer, macchine da cantiere e auto aziendali, esclusi immobili e software applicativi.

Regioni del Sud: credito d’imposta per l'acquisto di beni strumentali – Commi 98-108.
Alle piccole e grandi imprese di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise e Abruzzo sarà riconosciuto un credito d’imposta fino al 20% per l’acquisto di beni strumentali nuovi.

Misure ad impatto indiretto:

Abolite TASI prima casa e IMU terreni agricoli – Commi 7 - 24.
Rimane in vigore l’IMU sulle prime case accatastate nelle categorie A/1, A/8, A/9.

Acquisto prima casa: imposta di registro agevolata – Comma 30.
Imposta al 2% per l'acquisto “prima casa” anche per chi possiede già un immobile, ma lo vende entro un anno dalla data del rogito.

Eco-casa: bonus per chi acquista dal costruttore – Comma 30 bis.
L’acquirente che nel 2016 compra direttamente dall’impresa di costruzione una casa, nuova o ristrutturata, in classe energetica A o B, avrà diritto alla detrazione IRPEF del 50% sull’IVA pagata, rimborsabile in 10 anni.

Prossimamente  analizzeremo in dettaglio queste misure della nuova legge di stabilità 2016.

martedì 15 dicembre 2015

Nuovo libretto di impianto per caldaie.


In arrivo il nuovo modello di libretto di impianto per caldaie e condizionatori, per mettersi in regola basta dotarsi del nuovo certificato in occasione del primo controllo utile sull’efficienza dei propri dispositivi.
L’obbligo in questione è scattato lo scorso 15 ottobre, ma tale data non rappresenta l’ultima possibilità per gli utenti di mettersi in regola con la normativa. Tale adempimento prende forma a partire dal Decreto ministeriale 10 febbraio 2014 il quale stabilisce che le caldaie tradizionali, già in passato dotate di un libretto d’impianto, debbano rinnovarlo con la compilazione del nuovo modello. La stessa documentazione è estesa in via obbligatoria anche ai condizionatori (in Lombardia, per effetto della legge regionale, solo quelli sopra i 12 kW) e all’intera galassia dei sistemi di riscaldamento, dalle pompe di calore ai cogeneratori, transitando per il teleriscaldamento e i dispositivi alimentati da fonte rinnovabile.
Tra le novità presenti nel provvedimento emesso lo scorso 10 febbraio c’è anche l’aggiornamento della modulistica per inviare il rapporto di controllo al termine delle verifiche di efficienza dell’impianto. Tale documento si distingue in 4 tipologie (riscaldamento a fiamma e combustione, condizionamento, teleriscaldamento, co e trigenerazione) e deve essere presente solo nel caso di impianti di riscaldamento con potenza maggiore di 10 kW e di condizionamento con potenza maggiore di 12 kW. La compilazione spetta ai tecnici, che inviano il rapporto all’ente preposto a tenere il catasto degli impianti, pagando l’importo del bollino, secondo un tariffario che cambia da Comune a Comune.