mercoledì 27 aprile 2016

Successioni : nuovi codici tributo.


Per rendere omogenee a tutte le altre imposte e con lo scopo di semplificare i pagamenti, dal 1° aprile 2016, le imposte di successione, dovute per pratiche di successione,  possono essere pagate mediante il modello F24. E’ stato infatti esteso l’utilizzo del modello F24 al pagamento dell’imposta sulle successioni, dell’imposta ipotecaria, dell’imposta catastale, delle tasse ipotecarie, dell’imposta di bollo, dell’imposta comunale sull’incremento di valore degli immobili e dei tributi speciali, nonché dei relativi accessori, degli interessi e delle sanzioni.

Fino al 31 dicembre 2016 potrà ancora essere utilizzato il modello F23 in alternativa al modello F24; dal 2017, invece, sarà possibile utilizzare solo il modello F24.

giovedì 14 aprile 2016

Ipoteca illegittima se superiore di un terzo del valore dell'immobile.

È abuso del diritto iscrivere l’ipoteca sui beni del debitore per un valore che supera di un terzo il credito. Lo ha stabilito la Cassazione [Cass. sent. n. 6533/2016 del 5.04.2016], cambiando così parere rispetto al passato.

In particolare, la sentenza stabilisce un principio del tutto nuovo per il nostro processo esecutivo: nel caso in cui il creditore iscriva un’ipoteca su un immobile del debitore e, successivamente, il credito alla base di tale iscrizione venga annullato dal giudice (perché illegittimo), il proprietario del bene ha diritto a un risarcimento del danno tutte le volte in cui l’ipoteca supera di un terzo il valore dell’immobile stesso.

mercoledì 13 aprile 2016

Decadenza della DIA

Non si può più utilizzare la DIA se i lavori non sono iniziati entro un anno dalla sua concessione o non si è, nel frattempo, chiesto all’amministrazione un’apposita proroga. Con una recente sentenza il Tar Lombardia, sent. n. 201/16  ha accolto l’interpretazione più restrittiva e ammonisce i proprietari di immobili che intendono svolgere interventi: per ottenere una dilazione del termine è necessario presentare l’istanza al Comune in cui si rappresenti la forza maggiore che ha impedito l’inizio dei lavori in modo tempestivo; a sua volta l’ente locale deve emettere un provvedimento espresso con cui consenta la proroga degli interventi previsti dalla denuncia di inizio attività. Senza tale “trafila” non c’è modo di far resuscitare la DIA una volta che siano decorsi i 365 giorni.