mercoledì 27 giugno 2018

Cos'è l'accertamento tecnico preventivo

L' Accertamento Tecnico Preventivo  è un procedimento  cautelare che serve a stabilire, in maniera inequivocabile, quali siano le cause tecniche e le condizioni che hanno determinato un vizio, e cioè un problema di funzionamento o il danneggiamento di una componente tecnica o dello stato in cui si trovano cose e luoghi. L’Accertamento Tecnico Preventivo è regolato dall’ articolo 696 del Codice di Procedura Civile, che dice testualmente che a questo provvedimento possono ricorrere chi "ha urgenza di far verificare, prima del giudizio legale, lo stato dei luoghi o la qualità o la condizione di cose, può chiedere, a norma degli articoli 696 e seguenti, che sia disposto un accertamento tecnico”. A questo tipo di provvedimento si potrà ricorrere quando si manifesta la necessità di eseguire interventi di ogni genere che permettano di ripristinare lo status quo ante l'urgenza o in ogni caso di rimuovere la situazione di pregiudizio, di pericolo o inutilizzabilità provocata dall'evento contestato.

La richiesta di Accertamento Tecnico Preventivo potrà essere rivolta al giudice competente per determinare e attestare lo stato di luoghi e cose al momento della richiesta: si tratta quindi di uno strumento giuridico che permette di determinare quali siano le condizioni, per esempio, di un immobile, prima che queste si modifichino nel tempo, rendendo eventuali azioni successive nulle o inutili. La necessità di richiedere un Accertamento Tecnico Preventivo può sorgere, per esempio, nel caso in cui un immobile sia stato danneggiato. L’Accertamento serve a constatare la situazione e le condizioni in cui versa e può contribuire a far si che si possano stabilire le responsabilità, in caso di problemi causati dalle azioni di qualcuno. L’accertamento tecnico preventivo è una fotografia istantanea dello stato dei luoghi, finalizzato a congelare la situazione e le criticità sorte. L’articolo 696 del Codice di Procedura Civile evidenzia come l’accertamento tecnico possa essere richiesto con urgenza e possa riguardare anche le persone, nei cui confronti questa istanza viene proposta, al fine di accertarne eventuali responsabilità prima che le condizioni possano essere modificate in un secondo momento. Questa tipologia di intervento serve anche ad accertare e determinare le responsabilità, anche in termini economici, derivate dall’esecuzione di lavori, o meglio dalla loro mancata esecuzione a regola d’arte che può aver originato danni e funzionamenti. Il perito o il consulente nominato dal giudice competente, provvederà a depositare una relazione tecnica sulla base della quale le parti interessate possono trovare in via preliminare una conciliazione rispetto ad eventuali conflitti. In questo caso il giudice competente provvede a ratificare il verbale di conciliazione e a dare corso ai provvedimenti dell’accordo. La sentenza della Corte di Cassazione n. 2800 del 6 febbraio 2008 ha confermato che dai rilievi compiuti da periti e consulenti nella fase dell’Accertamento Tecnico Preventivo il giudice trae elementi utili a formulare un giudizio sulle questioni che gli vengono sottoposte, data la natura prettamente tecnica dei fatti su cui dover sentenziare.

Ma qual'è la procedura di richiesta?

La richiesta dovrà essere presentata da un avvocato di fiducia incaricato, che seguirà poi l’iter della pratica, dopo aver consultato il perito di parte incaricato delle verifiche tecniche. Nell’istanza di Accertamento Preventivo dovranno essere indicate ragioni e motivazioni della richiesta e gli aspetti tecnici di eventuali danni subiti. L’avvocato deposita quindi un ricorso presso il tribunale competente e contestualmente, attraverso una notifica, informa del ricorso anche l’eventuale controparte. A questo punto, verranno effettuate da parte del tribunale le verifiche necessarie a determinare l’ammissibilità della richiesta. Entro la prima udienza il tribunale è tenuto ad esprimere un parere sull’ammissibilità della richiesta e sulla possibilità di procedere con l’accertamento. In caso di parere positivo, il Presidente del Tribunale competente provvederà a nominare un Consulente Tecnico d’Ufficio e a stabilire la data in cui le parti dovranno comparire di fronte alla corte. In quella sede saranno stabiliti i quesiti tecnici su cui il Consulente Tecnico dovrà esprimersi. Sulla base di un successivo sopralluogo e viste le relazioni tecniche presentate dalle parti, il Consulente Tecnico dovrà proporre una sua relazione al Tribunale, sulla base della quale sarà poi il giudice a decidere, proponendo eventuali provvedimenti da porre in atto per risolvere i quesiti proposti nell’istanza di Accertamento Tecnico Preventivo.

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