sabato 18 aprile 2015

Novità Bonus Mobili ed elettrodomestici.

Novità sul Bonus Mobili.
Il Governo è pronto a riconfermare il "bonus mobili" anche per il 2016 e, se necessario, anche a estenderlo. Affermazione fatta da M. Renzi durante la sua visita alla 54 edizione del Salone Internazionale del Mobile. Nuove agevolazioni sono previste per le giovani coppie, è quanto emerso dalle indiscrezioni rilasciate dal premier durante il suo intervento ma, il tutto è stato rimandato alla fine dell'anno 2015, quando ci sarà la scrittura della nuova Legge di Stabilità per il 2016.
Intanto vediamo cosa prevede l'attuale agevolazione nell'acquisto di nuovi arredi.
Introduzione del Bonus Mobili.
La legge 90 del 3 agosto 2013, che ha convertito il decreto legge n.63 del 4 giugno 2013, per la prima volta ha prorogato la detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni di immobili residenziali ma, ha anche introdotto una importante novità fiscale relativa all'acquisto di arredi necessari per gli immobili oggetto di ristrutturazioni. Oltre al tetto detraibile per interventi edilizi pari a 96.000 euro, è stato inserito un ulteriore tetto di 10.000 euro, detraibile in 10 rate annuali di pari importo, per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici.
La condizione di accesso al bonus mobili è che gli arredi devono essere acquistati esclusivamente per gli immobili in ristrutturazione, oggetto di detrazione del 50%.
A partire dal 6 giugno 2013 i beneficiari del bonus, possono essere solamente chi ha in corso la ristrutturazione del proprio immobile, non è applicabile ad acquisti avvenuti precedentemente a tale data. Altra condizione di accesso al bonus è l'inizio dei lavori di ristrutturazione, successiva al 26 giugno 2012. L'acquisto dei mobili può essere antecedente alle spese di ristrutturazione purché i lavori siano iniziati prima ma successivi alla data di cui sopra. Non è segnalato un termine ultimo per acquistare gli arredi quindi, sono detraibili anche le spese effettuate dopo la fine dei lavori di ristrutturazione ma, per il momento sono valide fino al 31 dicembre 2015.
I limiti di spesa.
Come è stato già detto, la spesa massima detraibile è il 50% di 10.000 euro.
La Legge di Stabilità per il 2014, nel prorogare il bonus fino al 31 dicembre 2014, aveva stabilito che la spesa detraibile per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, non poteva essere maggiore della spesa per la ristrutturazione. Si era pensato che con provvedimenti successivi sarebbe stata cambiata questa condizione ma, questo non è avvenuto. Pertanto rimanevano i limiti imposti con la Legge di Stabilità 2014. Se per ristrutturare un immobile la spesa era di  8.000 euro non era possibile detrarre sul tetto massimo previsto per acquisto di mobili ed elettrodomestici di 10.000 euro ma, si poteva detrarre solo su 8.000 euro, equivalente all'importo di ristrutturazione.
A questo pasticcio ha rimediato un specifico emendamento al decreto Casa sull'emergenza abitativa, abolendo di fatto il legame tra importo lavori e bonus mobili per cui, allo stato attuale rimane il tetto dei 10.000 euro.
Interventi di ristrutturazione collegati al bonus mobili.
La detrazione del 50% comprende anche interventi edilizi di natura straordinaria ma di semplice riparazione, ad esempio la sostituzione di tubazione di impianti o di elementi di sicurezza ma, che l'Agenzia delle Entrate considera detraibili. Gli stessi non sono però legati al bonus mobili come ha successivamente chiarito l'A.d.E. nella stesura della miniguida sul bonus mobili ed elettrodomestici, elencando gli interventi ammessi per tale detrazione fiscale.



I mobili soggetti a bonus.
Non esiste nessuna distinzione merceologica relativa al tipo di mobili il cui acquisto è incentivabile.  In un primo tempo si è pensato solo ad  arredi fissi, come le cucine in muratura e gli armadi a muro, mentre invece l' A.d.E.  ha chiarito che sono agevolabili oltre alle cucine di tutti i tipi, anche i letti, i materassi,  i comodini, gli armadi, i cassettoni, le scrivanie, i tavoli, le sedie, le librerie, i divani, le poltrone, nonché gli apparecchi di illuminazione, a condizione che siano nuovi acquisti, sia di produzione industriale che artigianale. Restano esclusi, invece, tende, tendaggi e i complementi d'arredo,. L'acquisto dei mobili non è legato al tipo di intervento edilizio ad esempio, nella ristrutturazione di un bagno si possono detrarre anche le spese per l' acquisto di una nuova cucina, oppure nella realizzazione di un divisorio si potrà detrarre l'acquisto di una nuova camera da letto.
Sono decurtabili anche le spese necessarie per il trasporto e il montaggio.
La richiesta del bonus mobili.
Il bonus mobili ed elettrodomestici è riconosciuto con una detrazione irpef del 50% sul tetto massimo di 10.000 euro, cifra da dividere in 10 rate annuali di pari importo per cui, si potrà beneficiare di un risparmio massimo di 5.000 euro.
La normativa in materia di ristrutturazioni edilizie prevede che il bonus può essere richiesto per ogni singola unità abitativa quindi, chi effettua più interventi su immobili diversi, può usufruire per ognuna del bonus mobili.
La procedura per richiedere il bonus mobili è la stessa già prevista per la detrazione del 50%, non si dovrà inviare nessuna comunicazione al C.O. di Pescara ma, indicare gli estremi catastali in fase di dichiarazione dei redditi. Importante è conservare le fatture di acquisto e le ricevute di pagamento.
Qualora l'intervento edilizio necessiti di un titolo abilitativo è necessario averlo acquisito mentre, per gli interventi di edilizia libera è sufficiente una autocertificazione.
I pagamenti per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici possono essere effettuati con bonifici, in tale caso devono indicare  il codice fiscale di chi effettua la spesa, la partita Iva o il codice fiscale del beneficiario e la stessa causale (art.16 bis D.P.R. 917/1986) attualmente utilizzata per gli interventi di ristrutturazione. Al bonifico effettuato verrà applicata dalle banche una ritenuta d’acconto dell'8% sulla somma spettante al beneficiario, con un aumento, quindi, rispetto al 4% in vigore lo scorso anno. E'  ammesso anche il pagamento con bancomat o carta di credito, per i quali farà fede la data in cui è avvenuta la transazione e non quella di addebito in conto corrente. Non sono ammessi, invece, pagamenti con assegni o contanti.
Anche nel caso di acquisto con finanziamento a rate è possibile usufruire del bonus, la condizione di validità è che la società erogatrice del finanziamento effettui il pagamento mediante bonifico riportante tutti i dati richiesti dalla normativa. Stessa condizione per mobili acquistati all'estero.
Un aiuto in rete.
La questione delle detrazioni fiscali è spesso materia molto complessa e di difficile spiegazione, non solo per i contribuenti, ma anche per gli addetti ai lavori.
In rete è possibile trovare alcune informazioni che vi elenco:

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