venerdì 27 novembre 2015

La superficie nelle visure catastali.

La superficie nelle visure catastali.

L’Agenzia delle Entrate ha reso visibile, per circa 58 milioni di unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, che risultano censite nel catasto urbano nelle categorie dei gruppi "A", "B" e "C" e dotate di planimetria, le visure catastali  migliorate dal dato sulla superficie, oltre agli elementi identificativi e di classamento già presenti.
Il dato relativo alla superficie catastale, che va ad abbinarsi a quelli già esistenti, da quelli  identificativi dell’immobile a quelli di classamento, come la zona censuaria, la categoria catastale, la consistenza, la rendita, finora visibile solo per l' ufficio del catasto ( Agenzia del Territorio ), entra nei documenti a disposizione dei proprietari e dei professionisti del settore.
Questa operazione si presenta come un'attività di bonifica degli errori presenti in banca dati relativi all'immobile e di aggiornamento degli stessi, permettendo un allineamento ed integrazione con quanto già dichiarato.  Lo scopo ha un doppio aspetto, il primo di considerare la consistenza di un immobile con la sua superficie catastale e non più con il vano catastale, il secondo di applicare ed aggiornare le rendite secondo la superficie, soprattutto per quegli immobili che sono stati dichiarati con le vecchie procedure e mai aggiornati.

venerdì 29 maggio 2015

Rata acconto IMU e TASI.

Regole non al passo con i tempi. Questa è la sintesi più appropriata ai problemi che dovranno affrontare i possessori degli immobili in vista della prossima scadenza del 16 giugno, relativa all’IMU e alla TASI.
L' esperienza dello scorso anno ha dimostrato che, la nuova imposta sui tributi indivisibili, si è scoperta ingestibile e quest’anno la situazione non è migliorata affatto. In attesa dell' approvazione della localtax, che dovrebbe avvenire in occasione della prossima legge di stabilità, i contribuenti dovranno fare i conti con le innumerevoli situazioni, aliquote, detrazioni  e soprattutto dovranno calcolare il tributo anche per i detentori. La soggettività passiva, infatti, sembra essere uno dei principali problemi per il calcolo dell’acconto.
La legge istitutiva prevede che la TASI debba essere versata anche dal soggetto che utilizza materialmente l’immobile se diverso dal possessore inteso quale titolare del diritto reale. Ad esempio il tributo deve essere versato, oltre che dal proprietario, anche dal locatario nella misura compresa tra il 10 ed il 30 per cento. La quota a carico del detentore sarà stabilità dal regolamento comunale.
Per il momento, però, le regole da seguire per il calcolo dell’acconto sono semplificate. In vista della prossima scadenza del 16 giugno i contribuenti potranno continuare a fare riferimento, provvisoriamente, alle aliquote e alle detrazioni stabilite, in via definitiva, per l’anno 2014. Non sarà quindi necessario fare riferimento alle eventuali nuove aliquote stabilite. Tuttavia, qualora il Comune avesse deliberato fissando nuove aliquote e/o detrazioni di imposta, il contribuente avrà la facoltà di applicare direttamente, già in sede di calcolo dell’acconto, le nuove misure.
Sarà però necessario tenere in considerazione eventuali variazioni, nel frattempo intervenute, durante il primo semestre del nuovo anno. Ad esempio il contribuente potrebbe aver acquistato o ceduto un immobile, potrebbe aver variato la residenza, l’area di cui è proprietario potrebbe essere divenuta edificabile, etc.